- Dislivello salita m.270 -
- Lunghezza a./r. km.8
- Tempo di percorrenza a.h.1.30/r.h.1.10
- Tipo di tracciato: mulattiera
- Attrezzatura: Binocolo, macchina fotografica, scarponcini da montagna,mantellina e borraccia.
- Punto di partenza: Località "La Peschiera"- Pian degli Ontani;
- Segnaletica: Segni rosso-gialli
- Difficoltà: media.
Da Pian degli Ontani lungo il Viale Beatrice si scende in 15 minuti alla Frassa.
Durante questo breve tragitto si incontra a sinistra la "Buca delle Fate", un piccolo anfratto nelle rocce arenacee da dove risale una corrente d'aria a temperatura costante.Attraversato il torrente Sestaione su una piccola passerella pedonale, si imbocca una mulattiera che, con pendenza costante sale a Case Mori, dove è possibile osservare un metato per l'essicazione delle castagne e, sulla sinistra il rudere di un mulino. Quindi al Serinaccio. Da qui un sentiero si inerpica verso Nord raggiungendo con qualche difficoltà, la Torre del Fattucchio: suggestiva torre di arenaria (macigno) alta alcune decine di metri che domina la valle del Sestaione. La leggenda narra che nelle vicinanze della torre fosse stato sepolto un tesoro protetto da gnomi e folletti. Un terribile sortilegio di una fattucchiera (da cui il nome della torre), avrebbe colpito chiunque ne fosse andato alla ricerca.Il nostro itinerario invece, prosegue sulla mulattiera che, con alcuni saliscendi, segue il torrente Sestaione. Lo stacco netto tra la vegetazione di castagno e il faggio è il segnale che si sta raggiungendo la località "Isole e Balluri"dove si osservano ruderi di costruzioni edificate su grandi pietre di arenaria.Dalla sorgente "Polla dell'Isola" (m.970) è possibile vedere verso Nord il crinale di Monte Cardoso; "l'orologio": largo canalone che scende a sinistra della Torre del Fattucchio incidendo i potenti banconi di arenaria, e che durante la giornata è colorato da numerosi giochi di ombre e luci, così da diventare una sorta di meridiana naturale.Infine possiamo ammirare dalla nostra postazione la Torre del Fattucchio. Chi vuole può raggiungerla, prendendo poco prima del ponticello, un sentiero che si stacca a destra della mulattiera e sale ripidamente alla Torre. Durante il percorso non è difficile imbattersi in piccoli branchi di caprioli.