Descrizione del procedimento
L’autorizzazione ai fini del Vincolo Idrogeologico è rilasciata dal Comune nei casi previsti all’Art. 42 c. 5 della LR 39/2000 e smi (Legge Forestale della Toscana).
In particolare in caso si preveda:
- a) la trasformazione della destinazione d'uso dei terreni attuata per la realizzazione di edifici, manufatti edilizi, opere infrastrutturali ed altre opere costruttive;
- b) la realizzazione di ogni opera o movimento di terreno che possa alterare la stabilità dei terreni e la regimazione delle acque non connesse alla coltivazione dei terreni agrari ed alla sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale degli stessi.
Con DPGR 8 Agosto 2003 n. 48/R (Regolamento Forestale della Toscana) sono disciplinate le norme di tutela, i vincoli e le prescrizioni previste dalla LR 39/2000.
Le norme relative al Vincolo Idrogeologico si applicano in tutti i territori coperti da bosco (Art. 37 c. 1) e nei terreni ricompresi nelle zone determinate ai sensi del Regio Decreto Legge 30 dicembre 1923 n. 3267 (Riordino e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani)
L’autorizzazione ai fini del vincolo idrogeologico è propedeutica all’ottenimento del permesso a costruire e/o all’efficacia della DIA di cui alla LR 01/2005, qualora l’intervento rientri nelle fattispecie disciplinate dalla LR stessa.
Il Regolamento Forestale della Toscana disciplina le opere di competenza comunale al Titolo III (Norme per i terreni sottoposti a Vincolo Idrogeologico) al Capo I le Norme Generali (Artt. 70-78) e al Capo III la Tutela del territorio in relazione agli interventi a carattere urbanistico-edilizio (Artt. 96-101).
A seconda della tipologia di intervento si applica la procedura dell’Autorizzazione ai fini del vincolo idrogeologico o della Dichiarazione di inizio lavori ai fini del vincolo idrogeologico.
All’Art. 85 della Legge Forestale è stato aggiunto con LR 40/2004 l’Art. 6-bis che permette di regolarizzare le opere realizzate in assenza di autorizzazione o di dichiarazione di inizio lavori attraverso l’Autorizzazione in sanatoria purché tali opere non pregiudichino l’assetto idrogeologico della zona e previo pagamento di sanzioni amministrative da parte dei trasgressori.